venerdì 12 maggio 2017

Dalia Nera


Addio Betty, Betsy, Liz. Eravamo tutti e due dei balordi, le nostre strade avrebbero dovuto incontrarsi prima di quell'incrocio fra la Trentanovesima e la Norton. Forse ci saremmo intesi. Forse insieme ce l'avremmo fatta.
  (James Ellroy, Dalia Nera)

Buonasera lettori in pantofole! Eccomi di ritorno ^^, il blog procede a rilento ma è ancora in vita... E infatti torno per parlarvi di una recente lettura. Mi sono avvicinata a James Ellroy con grandissima curiosità, visto anche il mio progetto estivo di visitare i luoghi del noir americano.
Be', Dalia Nera è il primo volume della cosiddetta Tetralogia di Los Angeles ed è ispirato a un fatto di cronaca clamoroso, uno dei casi irrisolti più famosi d'America: l'omicidio di Elizabeth Short... Ma come sempre partiamo dalla storia:



La mattina del 15 gennaio 1947, all'incrocio tra la Trentanovesima e la Norton, viene ritrovato il cadavere mutilato e martoriato di una giovane donna e Los Angeles si risveglia con l'orrore e la paura sbattuti in prima pagina. Elizabeth Short, questo è il nome della vittima, ben presto ribattezzata Dalia Nera dai rotocalchi statunitensi, diviene la priorità per ogni agente di polizia in servizio nella Contea di Los Angeles, perché un omicidio di tale inaudita ferocia non può certo restare impunito. A indagare sul caso vengono dislocati anche Lee e Dwight, ex pugili e adesso agenti della Mandati con più di uno scheletro nell'armadio. Ma l'incontro con la Dalia si rivelerà fatale per entrambi, risucchiati loro malgrado in un vortice di segreti e menzogne. Pornografia, pedofilia, corruzione, a emergere è il lato più oscuro di Los Angeles mentre su tutto incombe il ghigno della Dalia, una feroce e tragica invocazione di verità e giustizia...  

IL MIO PENSIERO

Non l'ho mai conosciuta da viva. Lei, per me, esiste solo attraverso gli altri, nell'evidenza delle loro reazioni alla sua morte. Scavando a ritroso e attendendomi ai fatti posso dire che era una ragazza triste e una puttana...
A raccontarci questa storia, nera come il petrolio, è Dwight Bleichert, ex pugile e poliziotto a tempo pieno, un nome all'interno della Polizia di Los Angeles non foss'altro che per quel memorabile incontro di box che lo ha visto sul ring assieme a Lee Blanchard ex peso massimo e sergente alla Mandati. Dwight e Lee sono due star nei corridoi del distretto, colleghi sul lavoro, condividono la stessa casa, l'amore per la stessa donna e un passato difficile alle spalle. Lee e Dwight, il fuoco e il ghiaccio... Eravamo una coppia perfetta di "buono" e "cattivo", il signor Fuoco il cattivo e il signor Ghiaccio il buono. La nostra reputazione di pugili si era diffusa per le strade, creando attorno a noi un alone di rispetto. Quando Lee faceva il muso duro, io intercedevo a favore del malmenato e alla fine ottenevamo sempre ciò che volevamo. 

Una coppia perfetta di personaggi di carta che si scontra con la Storia. Proprio così perché il destino di Dwight e Lee si intreccia con la tragica morte di Elizabeth Short, uno dei più clamorosi casi irrisolti d'America, un omicidio efferato che non ha mai trovato soluzione, non nella realtà almeno, perché James Ellroy, invece, ricompone nella fiction i tasselli di quell'oscuro delitto. Ho davvero apprezzato questo inestricabile avvilupparsi di realtà e fantasia, che ho scoperto tra l'altro essere un tratto peculiare della scrittura di Ellroy. Un tratto che gli ha permesso di costruire un noir geniale, feroce e violento. 
L'incontro di Lee e Dwight con la Dalia Nera taglia letteralmente in due il romanzo, proprio come quel tragico incrocio tra la Trentanovesima e la Norton e, con la sua violenza, sconvolge le vite dei protagonisti così come quella del lettore. Lo stile di Ellroy è spietato e preciso come un bisturi, non tace niente, neppure l'orrore del corpo martoriato di Elizabeth Short. Se ve la sentite, provate a digitare Dalia Nera sui motori di ricerca, anche il web è impietoso nel restituire l'efferatezza di quel crimine. 
Elizabeth Short, aspirante attrice, bugiarda impenitente, prostituta all'occorrenza: è un ritratto ambiguo quello della Dalia Nera, così ribattezzata per la sua abitudine a vestirsi in nero. La sua figura emerge frammentata attraverso le indagini ma la sua morte diviene un'ossessione per molti, primi tra tutti Bleichert e Blanchard. Un vaso di Pandora dal quale emerge il lato più oscuro di Los Angeles. Pornografia, pedofilia, corruzione e mazzette, è questo il vero volto della patinata Città degli Angeli, una voragine di degrado e marciume dalla quale Bleichert e Blanchard sono loro malgrado risucchiati. Tutta la narrazione è filtrata attraverso i loro occhi o, meglio, attraverso quelli di Dwight unica voce narrante del romanzo: sono i suoi dubbi, le sue paure e i suoi demoni a riempire la pagina e a tormentare il lettore, così come il tragico ghigno della Dalia: Pareva sghignazzasse, dava l'idea di farsi beffe delle brutalità inflitte al resto del corpo. Avrei portato quel ghigno con me fin nella tomba, ne ero certo. 
Un romanzo cupo, complesso, un noir nel vero senso della parola, dall'epilogo sorprendente che travalica la realtà. Ho continuato a pensarci, anche dopo aver voltato l'ultima pagina. E più ci pensavo, più il visionario mondo di James Ellroy mi convinceva. Quattro pantofole e mezzo.  

Dal romanzo è stato anche tratto un film, Black Dahlia (2006) per la regia di Brian De Palma che però non ha riscosso il successo sperato e, a dire il vero, non so proprio se cimentarmi nella visione. Di seguito, comunque, vi lascio tutti i dati del romanzo pubblicato in Italia da Mondadori:


JAMES ELLROY

Dalia Nera
(titolo originale: The Black Dahlia)
editore: Mondadori; pagine: 350; EAN: 9788804606239
data di pubblicazione: 25 gennaio 2011
brossura: € 9.50; eBook: € 6.99; acquistalo su: Giunti al Punto

Non si muovono certo in un mondo di illusioni Lee e Dwight, poliziotti, pugili, amici. Eppure il pericolo più grave per loro non arriva dalla folla di relitti umani e delinquenti che li circondano, né dalla violenza e dalla corruzione di Los Angeles, né da Kay, la donna di cui entrambi sono innamorati. È un orrido delitto a sconvolgere per sempre la loro vita: il massacro di Elizabeth Short, la "Dalia Nera", ragazza leggera, allegra, imprudente, prostituta a tempo perso. E quando Lee scompare misteriosamente, per Dwight le indagini si trasformano in una tremenda ossessione, una discesa agli inferi tra gli angeli caduti, un confronto supremo con se stesso e col suo passato. Una sfida a immergersi nel sangue e uscirne immacolati.

CHI È JAMES ELLROY:
è uno dei più grandi autori di crimine degli ultimi trent'anni e una delle voci più originali e potenti della letteratura americana contemporanea. Tra le sue opere maggiori, la quadrilogia di Los Angeles (Dalia Nera, Il grande nulla, L.A. Confidential e White Jazz) e la trilogia Underworld USA (American Tabloid, Sei pezzi da mille, Il sangue è randagio), oltre al memoir I miei luoghi oscuri.


E chiudo con un pezzo degli Him. La figura ambigua della Dalia e l'immagine e l'ossessione che si tratteggia nella mente di Dwight Bleichert mi hanno fatto inevitabilmente pensare a Poison Girl da Razorblade Romance (2000) secondo album in studio della band finlandese:

4 commenti:

  1. Secondo me, il film non è affatto malvagio, Jerry! ;)
    Certo, il libro ha un altro impatto... personalmente, ho portato a termine la lettura solo a costo di un cuore spezzato e di due intere settimane di semi-depressione esistenziale diffusa e incontrollata! :(

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    1. Ciao Sophie, allora che dici mi lancio e lo guardo? È che ho paura di rovinarmi le impressioni del romanzo che decisamente ha un bell'impatto, difficile non uscire provati da questa lettura ^^

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  2. Ciao Barbara!! Non ho mai letto questo libro ma la storia della Dalia Nera la conoscevo da parecchio, davvero inquietante e cruenta! Ho anche visto qualche spezzone del film ma mi è sembrato "lento" e non l'ho ma guardato per intero!!

    Aww Villie Valo *.* Che voce!!!

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  3. Proprio qualche giorno fa ho visto per caso in tv un'intervista a James Ellroy e... be', era un po' inquietante ad essere onesti. Mi ha fatto passare la voglia di leggere il romanzo, però mi interessa comunque la storia quindi penso che mi procurerò il film.
    Per quanto riguarda gli Him, sempre un'ottima scelta :D

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