sabato 26 maggio 2018

La ragazza Chissachì


A cinque anni Bernadette mi insegnò a leggere e a scrivere. Diceva sempre che leggevo come una papera, e mi ricordo che mi piaceva quell'espressione anche se era strana. Non ho mai sentito di una papera lettrice, ma se Dette mi avesse giurato che esisteva, io ci avrei creduto ad occhi chiusi. Perché per me lei conosceva tutto quello che c'era da sapere su questa terra. Questo prima che lasciassi Reno alla ricerca di una parola di quattro lettere per scoprire lungo il mio viaggio che gli uomini conoscono solo quello che pretendono di conoscere, e nulla di più.
(Sarah Weeks, La ragazza Chissachì)



Buon weekend lettori in pantofole! Eccomi, precisa come un orologio, con una nuova recensione 😊Oggi vi parlo di un libretto che arriva direttamente dalla mia visita alla #bcbf2018. Mi sono avvicinata a La ragazza Chissachì dopo aver intravisto sul web il trailer di un film per ora ancora inedito in Italia,  So B. It. Quando ho scoperto che era tratto da un romanzo per ragazzi e che questo era stato tradotto anche qui da noi be', non ho resistito, e allo stand della Beisler ho finalmente avuto occasione di mettere le mani sull'opera di Sarah Weeks.


Heidi ha 12 anni e una famiglia davvero particolare: da quando ha memoria vive assieme alla sua giovane mamma che pronuncia a stento una ventina di parole e non sa neanche allacciarsi le scarpe e a Bernadette, più che una vicina di casa, quasi un angelo custode. Perché è Bernie a occuparsi di Heidi e di sua mamma nonostante quella sua cieca paura del mondo che la tiene relegata in casa. E poi, un giorno, da un vecchio cassetto spunta una foto e con l'urgenza dei suoi 12 anni Heidi inizia a porsi delle domande: chi è lei veramente? Da dove viene? E cosa significa Suff quella strana parola che la mamma ripete ossessivamente? Per scoprirlo, Heidi dovrà compiere un lunghissimo viaggio con una foto e un vecchio maglione rosso come unico bagaglio, un viaggio che da Reno la porterà sino nello Stato di New York...         

IL MIO PENSIERO
Un'altra grande scoperta di quel tempo fu che non sapere qualcosa non significa affatto essere stupidi, bensì lasciare spazio alle domande e alla fantasia.
E davvero il romanzo di Sarah Weeks è pieno di domande, le domande di una ragazzina coraggiosa alla ricerca del proprio passato e della propria identità, perché una persona dovrebbe sapere chi è e da dove viene.
Quello che il lettore sa della piccola Heidi è che vive assieme a una madre affetta da una grave disabilità intellettiva e a Bernadette, la vicina di casa, che si è presa cura di loro sin dal giorno in cui le ha trovate smarrite e infreddolite sul pianerottolo di casa. Una vita a parte, un piccolo porto sicuro quello costruito da "Bernie" o "Dette" assieme ad Heidi e Chi Sa Chi (così si riferisce a se stessa la giovane madre). Un porto che viene espugnato dalla curiosità e dall'ansia di conoscenza propri della gioventù. Perché Heidi inizia a porre domande, domande che esigono risposte. Ecco allora che la penna di Sarah Weeks inizia a correre sul foglio, come sospinta dall'urgenza della piccola Heidi, ecco spuntare indizi ed enigmi: Suff, la strana parola pronunciata dalla giovane Chi Sa Chi, un maglione rosso sgualcito e una vecchia fotografia.

Inizia così un lungo viaggio che è insieme di scoperta e di crescita, un viaggio che travolge non solo la giovane Heidi con la sua fortuna sfacciata (le slot machine di Reno non hanno segreti per lei ^^) ma anche il lettore che la accompagna pagina dopo pagina: 
Mi incamminai verso la fermata, la valigia che mi sbatteva contro le gambe, la scatola di Bernie sotto il braccio, e la mano libera che salutava la Mamma, Bernie e Zander. Mentre aspettavo il bus numero 5, appoggiai la valigia e la scatola sul cordolo del marciapiede. Stavo partendo. Stavo davvero partendo per New York. 
La ragazza Chissachì è un romanzo di appena 204 pagine, un romanzo rivolto a giovani lettori ("da dieci anni in su" recita la quarta di coperta) che pure mi ha riempita di tenerezza e malinconia insieme, una sensazione strana, quello stesso vuoto allo stomaco che sente Heidi al momento della partenza. Perché Sarah Weeks suscita nel lettore emozioni "forti": paura, rimpianto, ansia ma anche amore, speranza e gioia. Seguiamo trepidanti la protagonista che su un vecchio pullman attraversa l'America, desiderosi quanto lei di arrivare a destinazione e mutare i tanti interrogativi in punti fermi:
«Sul serio, Bernie: chi sono io veramente?»
«Tu sei Heidi. Heidi Chi.»
«Tutto qui?»
«Questo sei ora. Non ti basta?»
«Una persona non dovrebbe avere una storia?», chiesi.
«Cosa vuoi sapere, Heidi?»
«Tantissime cose.»
«Per esempio?»
«Dove sono nata e chi mi ha chiamato Heidi»
 4 pantofole e mezzo. Un romanzo dolcissimo, una grande avventura alla ricerca del passato e di una identità sconosciuta, un romanzo che parla con la voce di una bambina ma che arriva anche al cuore dei più grandi. Una sola pecca. Ho trovato l'edizione poco curata e tutti quegli accenti sballati davvero irritanti. Peccato, sopratutto perché si tratta di un'opera rivolta ai lettori più giovani. Comunque, vi lascio di seguito tutti i dati del libro uscito in Italia nel 2005:

SARAH WEEKS

La ragazza Chissachì
(titolo originale: So B. It)
editore: Beislerpagine: 208; EAN: 9788874590070
data di pubblicazione: 15 novembre 2005
brossura: € 10.90; acquistalo su: Giunti al Punto

Chi è la ragazza Chissachì? Heidi, dodici anni, gambe a stecchino e un cespuglio per capelli, o la sua giovane madre, che da sola non si allaccia le scarpe, dice solo ventidue parole e non ha un passato da regalare a sua figlia? Poi da un cassetto salta fuori una vecchia foto e, Suff, le parole della mamma diventano ventitré.
Suff è il mistero e la chiave per risolverlo. Suff è Heidi con il maglione rosso che attraversa l'America alla ricerca delle proprie radici fra mille domande e mille silenzi. Suff è l'alba dopo la notte. Suff è l'amore, nonostante tutto.


CHI È SARAH WEEKS:
scrive da più di vent’anni libri per ragazzi. Trova anche il tempo per cantare e scrivere canzoni, come quelle del film Winnie the Pooh (Disney). Negli Stati Uniti col suo romanzo So B. It (La ragazza Chissacchì) ha vinto numerosi premi: “ALA Best Book for Young Adults”, “Booksense 2004” come miglior libro dell’anno ed ha ricevuto il “Parent’s Choice Gold Award 2004”. In Italia ha vinto nel 2006 il Premio di Letteratura per l’Infanzia “Il Gigante delle Langhe”. Vive con i due figli a New York. Beisler Editore ha pubblicato: La ragazza Chissachì (2005), Il ragazzo che non mangiava le ciliegie (2007), Da oggi sono felice (2012).

Un romanzo che parla di identità e radici ambientato a Reno. Be', non posso che chiudere con la bellissima All The Way To Reno (You're Gonna Be A Star) dei R.E.M. (Reveal, 2001). Il video, diretto da Michael Moore incorpora immagini e filmati di repertorio che "raccontano" i ragazzi della Bishop Ford High School di Brooklyn, NY:

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