martedì 28 maggio 2013

Come se fosse ieri


Coglioni o non coglioni, i Duran Duran erano stati energici, ironici, carichi. Avrebbero continuato a far sentire le fan delle teenagers per il semplice fatto che, salendo sul palco, loro stessi si sarebbero sempre sentiti dei ventenni.
Il trucco, in fondo, stava tutto lì: nell'omogeneizzare la forza e la sindrome di Peter Pan. La gente ballava, saltava e cantava come se fosse ieri, tutti entusiasti anche di fronte ai brani di oggi. Tutti in ascolto, quando Ordinary World era stata dedicata ai terremotati dell'Emilia.
(Irene Vanni, Come se fosse ieri)

Buonasera lettori in pantofole! Eccomi qua a raccontarvi le mie impressioni sull'ultimo romanzo letto. Mi sono avvicinata a Come se fosse ieri grazie alla sua copertina, quel vinile sparato in primo piano, e quella foto di Simon Le Bon che spunta sulla sinistra sembravano chiamarmi: un romanzo che nasce da un concerto, la musica come colonna sonora delle parole... insomma dovevo leggerlo! Ma andiamo con ordine, prima la storia:


Manuela, Laura, Simona e Cinzia sono delle adolescenti quando scappano di casa per andare al concerto dei loro idoli, i Duran Duran. L'Artemio Franchi di Firenze diventa il simbolo della loro più grande avventura, il coronamento di un sogno. Da quel giorno, però, sono trascorsi molti anni, la vita le ha ovviamente cambiate, le ha allontanate, ognuna con i suoi problemi, con i suoi sogni infranti, con le frustrazioni di ogni giorno. Divise nel vero senso della parola, quando Manuela si spegne a causa di una grave malattia. Ma sarà una promessa a condurle di nuovo tutte insieme. Prima di morire, infatti, Manuela chiede alle amiche di portare sua figlia Federica alla reunion dei Duran Duran che dopo molti anni sono nuovamente attesi in Italia. Il concerto diventa quindi un'occasione per fare un bilancio della propria vita, così diversa dai sogni colorati dei lontani anni '80. Laura è una rockettara fallita, senza un uomo, senza un lavoro, incapace di darsi una mossa, di alzarsi e prendere una decisione, Simona insegna latino all'università e divide il letto con un grigio professore che però ogni sera rincasa dalla moglie, infine Cinzia ricca e viziata deve fare i conti con un matrimonio fallito, il vizio del bere e le sedute dalla psicologa mentre nel vano tentativo di sentirsi ancora giovane e bella, si consola tra le braccia di Thomas, aitante gigolò. Ma basta poco, ritrovarsi, canticchiare quei vecchi motivi, riscoprire i desideri dei quindici anni, lo spirito della giovinezza per ribaltare una vita in cui non ci si riconosce più. Così mentre i Duran Duran cantano All you need is now, basta una scatoletta di tonno, un succo all'albicocca con le olive, il belloccio di turno abbandonato sui binari della stazione, per ricominciare a vivere.

Un romanzo sulle seconde opportunità, ecco come si potrebbe definire Come se fosse ieri, ma soprattutto un romanzo fatto di sentimenti, emozioni e... musica. Laura, Simona e Cinzia si svegliano e scoprono che la loro vita non le soddisfa affatto, totalmente diversa da ciò che sognavano da ragazzine, grigia, monotona. Devono fare i conti con le aspirazioni disattese, i sogni frustrati, le decisioni rimandate. Far pace con il proprio passato, ritrovarsi, capirsi, affrontare insieme il dolore della perdita. Ma soprattutto guardare di nuovo alla vita con gli occhi di un bambino, con la vitalità e la speranza dell'adolescenza. La musica, il concerto dei Duran Duran, diviene quindi metafora di un nuovo inizio, di un nuovo viaggio da percorrere insieme. Sì perché Come se fosse ieri è anche un romanzo sull'amicizia, quella vera, quella che dura una vita nel bene e nel male. Sarà infatti la promessa fatta a un'amica a riunire le nostre protagoniste, e Manuela vero deus ex machina della situazione (insieme alla spassosissima dottoressa Rossi, psicologa intraprendente e lungimirante e se leggerete il romanzo scoprirete perché ;-) a dare l'avvio a un'interminabile catena di eventi che culminerà nel tanto atteso concerto. Una trama scontata direte voi, sappiamo in partenza che ci sarà un lieto fine, ma come afferma Cinzia, l'happy end non è necessario ma è divertente!!! Del resto quello che conta non è il finale ma il viaggio, ciò che sta nel mezzo, narrato con naturalezza, con un linguaggio semplice e colloquiale, colorato da una patina tutta toscana. Ho trovato particolarmente originale l'idea di intitolare ogni sezione del libro con una hit della band inglese, da Girls on film a Hungry like the wolf, da Ordinary world a All you need is now, per non parlare della rievocazione dei magici anni '80, mode, gusti, musiche che Irene Vanni fa riemergere davanti ai nostri occhi proprio "come se fosse ieri".


Cinque paia di pantofole, per un romanzo che mi ha emozionata: Manuela, Laura, Simona e Cinzia mi sono entrate nel cuore insieme alla piccola Federica e mi hanno strappato molti sorrisi e anche qualche lacrima.
Di seguito vi posto tutti i dati del volume:

Irene Vanni
Come se fosse ieri
Fabbri  
Pagine: 350
ISBN: 9788845190971  
€ 12,90
TRAMA: Nel 1987, dopo intere giornate passate a sognare davanti a Videomusic, quattro ragazzine decidono di scappare di casa per andare al concerto dei Duran Duran. Venticinque anni dopo sono rimaste in tre: Laura, cinica rockettara con la disperata necessità di trovare un lavoro e – se proprio non se ne può fare a meno – un uomo, ma che valga la pena di una storia; Simona, grigia e nevrotica insegnante di latino irrimediabilmente legata a un professore ancora più grigio, che fa l’amore con lei a orari fissi per poi rincasare dalla moglie; Cinzia, ex ragazzina viziata, ex moglie viziata e ora quarantenne rifatta e abbandonata, che si consola fra le braccia di un giovane accompagnatore. Certo, le loro vite non sono come se le erano immaginate, ma un nuovo concerto dei Duran Duran e la promessa fatta a Manuela – scomparsa da poco per una grave malattia – di portarci la figlia adolescente sono l’occasione per trovarsi ancora una volta insieme e scoprire che forse non tutto è perduto. In un pomeriggio d’estate, con le note di All you need is now nella testa, basta una corsa in collina a piedi nudi per ritrovare un pizzico della follia dei quindici anni, ribaltare certezze e buttare allegramente all’aria una vita in cui non ci si riconosce più, tanto che il concerto può diventare un semplice pretesto per architettare un nuovo inizio. Perché tutto quello di cui hai bisogno è qui, adesso.

CHI È IRENE VANNI:
giornalista e critica musicale, è curatrice di Horror Magazine e ha scritto articoli e racconti per numerose riviste e antologie. Nel 2010 è uscito il suo romanzo I musicanti degli elementi (Delos Books). Il suo blog è irenevanni.blogspot.com.

Inutile dire che la musica ha un ruolo fondamentale in questo romanzo, colonna sonora dell'esistenza delle nostre protagoniste. Continue sono le citazioni musicali e, si badi bene, non solo relative ai Duran Duran. Ma ovviamente ho scelto un brano di questa band: Save a prayer, dall'album Rio del 1982. E davvero me le immagino Laura, Cinzia e Simona strette sotto a quel palco con tra le labbra le parole di una canzone e in testa il ricordo di chi non c'è più mentre Federica a occhi sgranati osserva quelle strambe zie tornate per una sera bambine.


3 commenti:

  1. Mi hai fatto venir voglia di leggerlo, Jerry! :-) Davvero...mi hai trasmesso tutte le emozioni che ti ha fatto provare il romanzo e, anche se inizialmente non mi ispirava, ora finisce dritto in wishlist ^-^ complimenti per la recensione!

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    1. Grazie Ancella! Sì mi è piaciuto molto e mi sento proprio di ocnsigliarlo ^^

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  2. Io Adoravo le canzoni dei Duran Duran anche se non mi piaceva per niente Simon Le Bon... Ma questo libro mi ispira tantissimo: mi piacciononostante un sacco i libri e i film che mi riportano alla mia adolescenza ^^

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