domenica 21 febbraio 2016

LA VITA SEGRETA E LA STRANA MORTE DELLA SIGNORINA MILNE


Tirai fuori il mio orologio e annotai l'ora. Erano le nove e venti del mattino. Jean Milne giaceva lì, distesa sul tappeto, con ciò che restava della testa puntato verso di me e i piedi nella direzione opposta. Chiunque avrebbe visto subito che alla poveretta ormai non avrebbe giovato alcun aiuto terreno. 
(Andrew Nicoll, La vita segreta e la strana morte della signorina Milne)


Buona domenica lettori in pantofole! Eccomi di ritorno. Purtroppo questo 2016 non è iniziato al massimo per ciò che riguarda la forma fisica (da qui le mie prolungate assenze). E questa settimana è stata la volta del... raffreddore! Con conseguenti mal di testa e nasi "tabbadi" ^^
Almeno sono riuscita a dedicarmi alla lettura e quindi è con piacere che vi lascio una nuova recensione!
Parliamo di La vita segreta e la strana morte della signorina Milne, per la penna di Andrew Nicoll, nuovo romanzo in uscita per Sonzogno il prossimo 25 febbraio. E ringrazio di cuore la casa editrice che mi ha dato la possibilità di leggerlo in anteprima, perché il romanzo di Nicoll mi incuriosiva non poco. Un giallo ispirato a una storia vera, costruito grazie a un'attenta e meticolosa ricerca nei vecchi archivi della polizia... insomma non ho saputo resistere ^^ Ma andiamo con ordine, per prima cosa, la storia:



1912. Broughty Ferry è una tranquilla e amena cittadina scozzese, dove il compito più pressante per un agente di polizia è salvare qualche gattino arrampicatosi troppo in alto o sedare una rissa scoppiata per qualche pinta di troppo. O almeno così era fino a quel fatidico pomeriggio di novembre quando il postino Slidders incrocia il cammino del sergente Fraser e dell'agente Brown con queste parole: Temo che ci sia qualcosa che non va proprio per niente con la signorina Milne, su a Elmgrove.
Da questo momento tutto cambia a Broughty Ferry, sì perché il corpo della rispettabilissima quanto eccentrica signorina Milne viene ritrovato in una pozza di sangue nella imponente magione di Elmgrove. Un omicidio efferato, un omicidio che offende le coscienze ed esige un colpevole. La notizia della morte di Jean Milne si diffonde attraverso tutta la Gran Bretagna, la polizia è sotto pressione e per risolvere il caso viene richiamato in città il preparatissimo ispettore Trench. Ma chi era davvero Miss Jean Milne? Mentre la polizia indaga da un capo all'altro dell'impero britannico, scabrosi particolari vengono alla luce, perché la verità non è mai ciò che appare a prima vista...


IL MIO PENSIERO
Non potevo correre, ovviamente. Un ufficiale di polizia non corre se non in risposta a una gravissima emergenza.
Un giallo dal gusto rétro, ecco come potrei definire il romanzo di Andrew Nicoll. Scordatevi thriller al cardiopalmo e strumenti alla CSI: luminor, dna, entomologia forense ecc. Certo, le indagini dell'ispettore Trench sono condotte secondo i più moderni metodi di investigazione ma parliamo di quelle straordinarie invenzioni che sono il telefono e il telegrafo senza fili. Del resto siamo nel 1912 e le ricerche si svolgono in punta di guanto e con flemma e humour tipicamente britannici: 

Immaginai che sarebbe rimasta sconvolta nell'origliare  le nuove sull'assassinio della signorina Milne, sconvolta al punto che probabilmente avrebbe afferrato il telefono non appena io lo avessi posato per condividere la sua angoscia con poche amiche fidate. Naturalmente, ne sarebbero rimaste sconvolte anche loro, e quasi certamente ne sarebbe rimasta sconvolta anche la ragazza addetta al centralino dell'ufficio postale, e in men che non si dica dell'angoscia superflua si sarebbe diffusa in ogni strada di Ferry, raggiungendo perfino Dundee. 

A raccontare la storia in prima persona è il sergente John Fraser di Broughty Ferry, che ha raccolto l'onore e l'onere di affiancare l'ispettore Trench sotto la supervisione del tronfio e "impostato" ispettore capo Sempill. Un'indagine che condurrà la polizia di Ferry dalla Scozia a Londra, fino ad Anversa per poi fare ritorno nel Kent. Un'indagine che ha il suo sospettato eccellente nel briccone di turno, "il forestiero", un avventuriero canadese dai modi affascinanti quanto subdoli.
Cosa dire? Se il racconto di Nicoll mi ha incuriosita e catturata in prima battuta, via via che la storia procedeva il mio interesse è andato sbiadendosi, ingrigendosi come le nebbie che avvolgono la cittadina di Ferry. Badate bene, lo stile è elegante, compassato, pure i vari excursus nel Kent come ad Anversa, li ho trovati pesanti, fin troppo dettagliati, a discapito del ritmo di un'indagine poliziesca carente di vero pathos.

E poi arriviamo al finale... che ovviamente non vi racconto (non sono certo una spoiler seriale ^^) ma che, invece, mi ha tenuta incollata alla pagina, letteralmente!   
Del resto, Nicoll si ispira alla realtà, a un cold case eccellente, l'Elmgrove Murder, un omicidio efferatissimo per i tempi che rimane tutt'oggi irrisolto e al quale l'autore, dopo aver letto incartamenti e vecchi documenti, dà una sua soluzione, inaspettata quanto sconvolgente.
Una soluzione soggettiva, naturalmente romanzata, ma che probabilmente si avvicina alla verità.
Insomma, La vita segreta e la strana morte della signorina Milne è un giallo con le sue pecche, sicuramente squilibrato nel ritmo della narrazione, ma comunque gradevole e che mi sento di consigliare a tutti coloro che amano i casi irrisolti e che vogliono immergersi nei misteri di Elmgrove per cercare di dare una risposta a un caso rimasto insoluto per 104 anni. Tre pantofole.


Di seguito vi lascio tutte le info sul volume in uscita per Sonzogno la prossima settimana (25 febbraio):

ANDREW NICOLL

LA VITA SEGRETA E LA STRANA MORTE DELLA SIGNORINA MILNE
titolo originale: The secret life and curious death of Miss Jean Milne
editore: Sonzogno; pagine: 352; EAN: 9788845426100data di pubblicazione: 25 febbraio 2016
brossura: € 17,50; eBook: 9,99; acquistalo su: Giunti al Punto

Nulla è come sembra a Broughty Ferry, tranquillo paesino sulla costa scozzese. Jean Milne, ad esempio, è una matura zitella che vive sola in una lussuosa villa di ventitré stanze (quasi tutte chiuse) ed è, per i suoi concittadini, un modello di rispettabilità. Eppure, quando viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione con i piedi legati e il cranio fracassato, l’immagine pubblica, che così a lungo ha resistito, comincia a incrinarsi. Chi può avere ucciso in maniera tanto feroce una signora così riservata? E perché, di colpo, conoscenti e testimoni diventano elusivi e reticenti? E chi è l’uomo che, su carta violetta, le ha scritto, alla vigilia dell’assassinio, una lettera a dir poco personale? La notizia del crimine si diffonde rapidamente per tutta la Gran Bretagna, suscitando nei lettori delle gazzette una curiosità così morbosa che la polizia si sente subito sotto pressione: bisogna trovare un colpevole e bisogna trovarlo in fretta, anche a costo di qualche procedura non proprio scrupolosa. A indagare, con i più moderni ritrovati della scienza investigativa (siamo nel 1912), viene chiamato da Glasgow l’ispettore Trench, un esperto per i casi più difficili, affiancato dall’attento sergente Frazer, agente della polizia locale. Man mano che i due scavano nella vita della signorina Milne, i segreti della sua esistenza vengono a galla. E alla fine sarà uno shock per tutti. Basato su una storia vera, e ricostruito grazie a una meticolosa ricerca negli archivi della polizia e nei giornali dell’epoca, questo caso viene riaperto con sapiente talento narrativo e tocchi di britannico humour. 

CHI È ANDREW NICOLL:
è nato e vive in un paese vicino a Dundee, in Scozia. Dopo aver fatto, per breve tempo, il taglialegna, ora lavora a tempo pieno come giornalista. Il suo primo romanzo, Non sarà mai inverno (Sonzogno 2012), è stato un bestseller internazionale.



Mentre leggevo il romanzo di Nicoll non ho potuto fare a meno di pensare a un video degli Oasis, The Importance of Being Idle (Don't Believe the Truth, 2005) con uno straordinario Rhys Ifans alle prese con un funerale (il suo) in perfetto stile british ^^

8 commenti:

  1. Il fatto che non abbia nulla a che vedere con "CSI", e che si rifaccia piuttosto alla grande tradizione del giallo all'inglese, stuzzica parecchio la mia curiosità! Da ragazzina ero appassionatissima di questo genere, poi mi sono un po' allontanata... chissà, magari ci starebbe bene un piccolo "revival", un ritorno alla mia vecchia passione! :P

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    1. Io invece sul giallo all'inglese sono un po' carente, devo assolutamente rimediare!

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  2. Questo genere di gialli di solito mi piace molto e quando ho letto la newsletter dalla Sonzogno l'ho subito messo in lista desideri.

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    1. Brava Beth, fammi sapere cosa ne pensi perché sono curiosa ^^

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  3. Mi intriga molto, nonostante i difettucci, complice anche la cover originale che secondo me è meravigliosa *.*

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    1. Ma infatti guarda che comunque è una lettura molto piacevole, lo stile rétro di Nicoll mi ha intrattenuta, peccato per alcune parti ridondanti e pesanti ^^

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  4. Ciao Barbara, ho terminato da poco questa lettura e non mi ha convinto. Troppo lenta la narrazione e poco approfondimento, anzi nullo, sul fronte personaggi. Il finale molto bello, ma non mi è bastato!!!
    Alla prossima :-)

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    1. Ciao Salvia, vengo a spulciare la tua recensione sono molto curiosa ^^ Tra l'altro sto leggendo anche di altri che sono rimasti un po' perplessi su questo titolo ;-)

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