venerdì 5 febbraio 2016

ETTA E OTTO E RUSSELL E JAMES


Ed Etta e James camminarono. Verso est e verso sud. L'odore salmastro, la sensazione dell'acqua nel vento.
E Otto ripuliva i suoi recipienti e i suoi cucchiai e faceva spazio sul tavolo. Mischiava farina e acqua. Strappava gli ultimi giornali in strisce lunghe e sottili.
E Russell beveva caffè in un bar semivuoto dove un uomo ancora più vecchio di lui tracciava con un dito linee invisibili sulla tovaglia di plastica: questa strada e poi questa strada e poi questa e poi arrivi all'aeroporto. Due voli la settimana.  
(Emma Hooper, Etta e Otto e Russell e James)


Buon pomeriggio lettori in pantofole! Oggi torno a parlarvi delle mie letture. 
Ci sono libri in cui ti imbatti per caso, romanzi di cui non hai mai sentito parlare ma che in un istante ti catturano: Etta e Otto e Russell e James è uno di questi. Lo "captai" di sfuggita, in una delle mie puntate in libreria, alcuni mesi fa e da allora non sono più riuscita a togliermelo dalla testa. Alla prima occasione, l'ho acquistato e finalmente sono riuscita a leggerlo... be' quella malìa che mi aveva colpito mesi or sono non è stata disattesa, tutt'altro. Ma partiamo dalla storia:





È mattina, l'anziano Otto Vogel si sveglia nella sua fattoria del Saskatchewan (Canada) e trova il tavolo della cucina completamente ingombro di vecchie ricette. Assieme a queste c'è una lettera della moglie. A ottantatré anni Etta, che ha iniziato a dimenticare le cose, ha deciso di partire per un lungo viaggio: vuole vedere il mare di cui in tutti i suoi lunghi anni ha sempre soltanto sentito parlare. Ma ha lasciato al marito tutto l'occorrente per tirare avanti nel lungo periodo in cui sarà lontana.
Da una parte la fattoria Deerdale, l'amore di Otto e l'amicizia di Russell, dall'altra la lunga strada che conduce a est, i boschi, i laghi e il canto di James il vecchio coyote della prateria. E mentre il viaggio prosegue, il tempo si confonde, passato e presente si sfiorano, si sovrappongono, si rincorrono come le onde del mare lontano...





IL MIO PENSIERO
Otto,
Io parto. Non ho mai visto l'acqua, e ci vado. Ma tu non ti preoccupare. Ti ho lasciato il furgone. Vado a piedi. Cercherò di ricordarmi di tornare.
Tua (sempre),
Etta
Questo è un romanzo strano, particolare. Uno di quei romanzi che si ama o si odia, non ci sono vie di mezzo... la strada è una sola e conduce sempre a est. 
Capitoli brevi, a volte brevissimi, discorsi diretti sciolti (non troverete mai una virgoletta in questo romanzo ^^) passato e presente che si confondono e si sovrappongono. Lo ammetto mi sono dovuta far strada piano piano in questo romanzo, come Etta nella foresta, ma infine mi annovero tra coloro che hanno amato la storia di Emma Hooper. Sì, perché mi sono completamente persa nei suoi personaggi, nelle sue atmosfere (poetiche, nostalgiche, talvolta oniriche), nel suo stile allusivo e musicale.

Ma, come dicevo, sono i personaggi il punto di forza di Etta e Otto e Russell e James. Personaggi sopra le righe che però non ho potuto fare a meno di sentire vicini, palpabili. A partire da Etta, questa donna fragile nei suoi ottantatré anni suonati eppure forte nella volontà, nei desideri, nelle emozioni. Con indosso i suoi stivali migliori e in spalla il fucile di Otto, si fa strada attraverso i maestosi paesaggi canadesi come un novello Forrest Gump. Sì, perché se Forrest correva, lei cammina, dorme all'aperto, si bagna nei laghi e la sua impresa sembra avere un senso per le persone che incrociano il suo cammino...
E poi c'è Otto che ama Etta di un amore profondo, Otto che impasta e inforna grazie alle ricette della moglie, Otto che modella animali in cartapesta, Otto che nasconde sotto i candidi capelli e nel cuore il carnaio della guerra. E c'è Russell con il suo passo claudicante, quasi un passo di danza, Russell che ama i cervi, fedele amico di Otto e di tutta la famiglia Vogel, Russell che nasconde nel cuore l'amore per Etta...
E infine c'è James il coyote che ha il nome di un bambino mai nato, James che come un cane fedele accompagna Etta nel suo lungo viaggio, James che parla come un uomo... ma la sua voce riecheggia davvero nella prateria o soltanto nella testa di Etta? 

Con un ritmo incessante che ha il profumo delle onde quando increspano l'oceano, Emma Hooper affronta temi importanti e difficili, amore, morte, guerra, amicizia e maternità negata, vecchiaia e alzheimer mentre il tempo si confonde nelle immensità degli spazi canadesi e dentro la testa di Etta. Cinque pantofole per un romanzo che mi ha incatenato il cuore come una melodia (sarà un caso che Emma Hooper sia musicista?).


Di seguito, come sempre, vi lascio tutti i dati del volume uscito per Bompiani lo scorso giugno:

EMMA HOOPER

ETTA E OTTO E RUSSELL E JAMES
titolo originale: Etta and Otto and Russell and James
editore: Bompiani; pagine: 304; EAN: 9788845279164data di pubblicazione: 11 giugno 2015
copertina flessibile: € 18,50; eBook: 9,99; acquistalo su: Giunti al Punto

Il più grande desiderio di Etta, che vive in una sperduta fattoria a Saskatchewan, è di vedere il mare. Così, una mattina, all'età di ottantatré anni, decide di alzarsi molto presto, prende con sé un fucile, del cioccolato e i suoi stivali migliori, e inizia a percorrere gli olire tremila chilometri che la separano dall'acqua. Ma Etta sta cominciando a dimenticare le cose, mentre Otto, suo marito, ricorda tutto e la ama profondamente. Anche Russell, il loro vicino, ricorda, ma in maniera diversa: ama Etta da sempre, tanto quanto l'amava cinquant'anni prima, quando ancora non aveva sposato Otto. Con un ritmo simile a quello delle onde, "Etta e Otto e Russell e-James" si muove tra il presente fin troppo pacifico di una Littoria canadese e un passato arido e polveroso, fatto di guerra, passione e speranza, tra la voglia di ricordare e il disperato tentativo di dimenticare, seguendo i passi determinati di Etta nello scenario incantato del territorio canadese.

CHI È EMMA HOOPER:
è musicista e scrittrice. Il suo progetto solista Waitress for the Bees sta continuando un tour internazionale e le è valso il Finnish Cultural Knighthood. Come autrice, ha scritto racconti, testi di non-fiction, poesie e libretti, ma anche innumerevoli testi accademici che spaziano dal retro-futurismo agli studi di genere nella musica pop. Emma Hooper è ricercatrice presso la Bath Spa University nel dipartimento di Commercial Music. Vive in Gran Bretagna, ma appena può torna nel suo paese d’origine, il Canada.


Etta e James cantano vecchie canzoni di cowboy mentre camminano nelle vaste terre canadesi. Un brano in particolare è citato: Bury me not on the Lone Prairie. Si tratta di una delle più famose ballate di cowboy americane la cui prima attestazione risale addirittura al 1839 e che nel tempo ha avuto interpretazioni famose da  Moe Bandy a Johnny Cashfino a Roy Rogers. Noi ce la andiamo ad ascoltare proprio nella versione di Cash, registrata a Nashville nel 1965.

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