sabato 11 luglio 2015

DOV'È FINITA AUDREY?

Tanto perché possiate immaginarmi, sono parecchio pelle e ossa, parecchio insignificante, porto un top nero e jeans skinny. E tengo sempre gli occhiali scuri, anche in casa. È... be'. Una particolarità. Una mia particolarità. Ecco perché il vicino fa la sua battuta sulla "diva". Mi ha vista scendere dalla macchina sotto la pioggia con gli occhiali scuri e ha detto tipo: "Perché hai gli occhiali da sole? Sei Angelina Jolie?".
Non è che voglio fare la strafiga. C'è un motivo. 
Che, naturalmente, adesso vorrete sapere.
Immagino. 
(Sophie Kinsella, Dov'è finita Audrey?)

Buongiorno lettori in pantofole! Come promesso torno a parlarvi delle mie letture con un romanzo che ho terminato qualche settimana fa. Dov'è finita Audrey? sta facendo molto parlare di sé, vuoi perché segna il ritorno di Sophie Kinsella (acclamata autrice della serie I love shopping) vuoi perché rappresenta la prima incursione di questa autrice inglese nel genere YA, prettamente focalizzato su di un pubblico adolescente. Insomma, per parte mia era da tempo che volevo leggere questo libro e devo dire che si è rivelato davvero una fresca lettura estiva! Ma come sempre partiamo dalla storia:


Audrey ha 14 anni, incarnato pallido e due enormi occhiali neri a schermare il mondo. Ha lasciato la scuola e se ne sta tutto il giorno chiusa in casa. Sì, perché ad Audrey è successo qualcosa a scuola, qualcosa di brutto e adesso niente è più come prima. Fobia sociale, la chiamano i medici, disturbo d'ansia generalizzato associato a episodi depressivi, così le ha detto la dottoressa Sarah. Audrey non riesce più ad affrontare il mondo che la circonda, ogni rumore, ogni individuo può scatenare in lei la paura, quella paura cieca che non l'ha più abbandonata dall'ultimo giorno di scuola. Si sente tranquilla solo tra le pareti domestiche, circondata dall'affetto della sua famiglia... e che famiglia! Eh, sì, perché i Turner sono assolutamente sopra le righe! C'è Frank con la sua ossessione per i videogiochi (e per LOC in particolare), mamma Anne che NON sopporta i videogiochi ma crede negli oroscopi, nel tè verde e nell'autorità insindacabile del Daily Mail. E poi ci sono il papà, Chris, che sogna Alfa Romeo mentre lavora e il piccolo Felix... be' lui è un pargoletto coccoloso! Ma qualcosa sta cambiando nell'universo di Audrey, c'è quella telecamera con la quale la dottoressa Sarah le ha chiesto di "riprendere" (e riprendersi) il mondo e poi c'è Linus, il compagno di giochi di Frank, deciso a scoprire chi si nasconde sotto quegli enormi occhiali neri...  


IL MIO PENSIERO
Oddio, la mamma è impazzita. Non mamma-pazza normale. Proprio pazza per davvero. Eccole qua le prime parole di Dov'è finita Audrey? che segnano il ritorno di Sophie Kinsella, del suo stile ironico, frizzante, divertente. Come vi dicevo in apertura, attendevo l'uscita di questo romanzo, curiosa di vedere come se la sarebbe cavata l'autrice alle prese non con le folli spese di Rebecca Bloomwood ma con i drammi adolescenziali di una giovane ragazza britannica. Be', direi che il test è superato, brillantemente, se con i suoi ultimi romanzi la Kinsella mi aveva un po' delusa con Dov'è finita Audrey? è tornata agli antichi splendori, anzi, ci guadagna in freschezza!

Sì perché la storia dei Turner è davvero frizzante e vivace come la brezza marina, una famiglia strampalata che non si può non adorare! Dalle "sclerate" di mamma Anne contro i videogiochi di Frank, colpevoli di danneggiare le sue cellule cerebrali (del resto lo dice il Daily Mail che per Anne rappresenta il Verbo) fino al piccolo Felix che osserva tutto con stupore, anche le cose più insignificanti: Sta passando un camion! Ketchup!   
Tante risate, insomma, ma Dov'è finita Audrey? non è questo o, almeno, non solo questo. La Kinsella affronta un tema importante e purtroppo attualissimo: il bullismo. Audrey ha un problema, Audrey scappa, si nasconde dal mondo perché qualcosa l'ha ferita, l'ha ferita nel profondo. Ho apprezzato il fatto che l'autrice non si concentri sull'episodio che ha minato la stabilità di Audrey, ma lo lasci sempre aleggiare nell'indistinto, un fantasma minaccioso dal quale la protagonista deve liberarsi. Perché il romanzo è incentrato su di lei, sui suoi sforzi, sul suo tentativo di "riprendersi" il mondo, e lo stile è davvero originale e... diverso. La storia è ovviamente narrata in prima persona da Audrey, dalla sua lingua mordace di ragazzina ma inframezzata dalla trascrizione di quelle riprese video che sono la sua terapia, il suo compito a casa assegnatogli dalla dottoressa Sarah: Sono Audrey Turner e faccio questo video perché... (pausa) Comunque sono stati mamma e papà a comprarmi questa videocamera. Non facevano che dire: "Chissà, magari diventerai una famosa documentarista!". Insomma, erano supereccitati e quindi hanno speso un sacco di soldi. Io ho detto di prendermi quella che costava meno, ma loro ci tenevano e così... 

E così, eccoci catapultati nell'universo di Audrey Turner, un universo ristretto dominato da quel suo "cervello lucertola" che la costringe a fuggire e nascondersi. Quello di cui potrei fare a meno è il cervello lucertola, detto anche "amigdala" nei libri. Ogni volta che restate bloccati dalla paura, è il cervello lucertola che prevale. Si chiama cervello lucertola perché ne avevamo uno così anche quando eravamo ancora lucertoloni, a quanto pare.
Ma un giorno in casa Turner compare Linus e i confini del mondo di Audrey si allargano al ritmo dei primi battiti del cuore... insomma non si può fare a meno di adorare questi personaggi e di fare il tifo per Audrey, perché tutti vogliamo sapere chi si nasconde sotto quegli enormi occhiali neri! 4 pantofole per una lettura davvero estiva da gustarsi sotto l'ombrellone.
Ultima nota, la copertina. La cover italiana è assolutamente da carie ai denti con quel suo rosa "confettoso", tuttavia non posso dire che mi dispiaccia e in qualche modo ci ho visto una citazione, un omaggio a una ben più nota Audrey con quella pettinatura e quegli enormi occhiali scuri... voi no?


Di seguito vi posto tutti i dati del volume pubblicato per Mondadori lo scorso 9 giugno:

Sophie Kinsella
Dov'è finita Audrey?
(titolo originale: Finding Audrey)
Mondadori
pagine: 288
EAN: 9788804650621
€ 16,00; eBook: € 6,99


TRAMA: Audrey ha 14 anni ed è da tempo che non esce più di casa. Qualcosa di brutto è successo a scuola, un episodio di bullismo che l'ha profondamente segnata e ora lei è in terapia per rimettersi da gravi attacchi d'ansia e panico che non le permettono di avere contatti con il mondo esterno. Per questo indossa perennemente dei grandi occhiali scuri, il suo modo di proteggersi e sfuggire al rapporto con gli altri. Il fratello invece è un simpatico ragazzino ossessionato dai videogiochi che, con grande disperazione della madre nevrotica, non si stacca un attimo dal suo computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Ma quando Audrey incontra Linus nasce in lei qualcosa di diverso... deve poter trovare un modo per comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa scintilla romantica ad aiutare non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata. Dov'è finita Audrey? è un romanzo caratterizzato da una grande empatia in cui si ride tanto e ci si commuove e in cui Sophie Kinsella riesce magistralmente a alternare momenti di puro humour a momenti più seri e teneri con grandissima sensibilità.



CHI È SOPHIE KINSELLA:
(Madeleine Wickham, Londra, 1969), prima di diventare una scrittrice di successo, è stata una giornalista economica. Per Mondadori ha pubblicato I love shopping (2000), che è diventato in breve tempo un bestseller sia in Italia che all'estero, I love shopping a New York (2002), I love shopping in bianco (2002) e Sai tenere un segreto? (2003), I love shopping con mia sorella (2004) La regina della casa (2005), I love shopping per il baby (2007), Ti ricordi di me? (2008), La ragazza fantasma (2009), I love mini shopping (2010),Vacanze in villa (2011), Ho il tuo numero (2011) e Una ragazza da sposare (2012). Con il suo vero nome, Madeleine Wickham, ha pubblicato La signora dei funerali (2008) e La compagna di scuola (2010). Nel 2009 ha vinto il Glamour Women Of The Year Award come migliore scrittrice dell'anno. Vive a Londra con il marito e cinque figli.


Come vi dicevo il romanzo della Kinsella affronta un tema attualissimo: il bullismo. Per chiudere questa recensione ho quindi scelto un pezzo dei The Fray. How to Save a Life (How to Save a Life, 2006), singolo di debutto di questa band statunitense, una sorta di dialogo tra un adulto e un adolescente che tentano di affrontare insieme problemi e angosce... e il video è davvero suggestivo:

7 commenti:

  1. Perfetta scelta musicale, Jerry :) Brava!

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  2. grazie per la recensione. Adoro la kinsella e mi hai convinto a leggere anche questo libro

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    1. Ciao azzurrocielo grazie a te per la visita! Forse è indirizzato a un target adolescente ma è stata davvero una lettura piacevole te lo consiglio ^^

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  3. Ciao,
    io l'ho letteralmente divorato in tre giorni e l'ho trovato un libro davvero carino, allegro, ironico e frizzante.
    Ho letteralmente adorato Frank e Linus, ma sinceramente sin dalle prime pagine la madre cominciava a preoccuparmi e la conclusione è una sola: pazza psicopatica ahah.
    Non so tu, ma io ho trovato meravigliosa la metafora (molto concreta in realtà) degli occhiali *-* E dire che io pensavo che i libri della Kinsella fossero scialbi e privi di alcun significato... Come mi sbagliavo! Libri della Kinsella da consigliare?
    Se ti va di leggere cosa ne penso di questo libro ti lascio il link alla mia recensione: Raggywords: Recensione 'Dov'è finita Audrey' .
    Scusa per l'eventuale spam indesiderato,
    _Rainy_

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    1. Sì la Kinsella si conferma frizzante e irresistibile e ti dirò a me gli ultimi suoi lavori erano piaciuti un po' meno... ma ovviamente ti consiglio la serie shopaholic... Rebecca Bloomwood è davvero divertente ^^

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    2. Eh immagino, poi io ho visto solo il film e mi era piaciuto, quindi sono ulteriormente convinta ahah

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