giovedì 11 giugno 2015

LE RECENSIONI DI... MAMMA LAURA #8


Una rubrica a cadenza casuale, un omaggio alla persona che per prima mi ha trasmesso l'amore per i libri e gli infiniti mondi racchiusi in essi, vi presento Le recensioni di... mamma Laura.


Buon pomeriggio lettori in pantofole! Come preannunciato, mamma Laura torna a parlarci delle sue letture ^^ Quindi non indugio e cedo a lei la parola... noi invece ci rileggiamo presto!

Sharon Cameron
La fabbrica delle meraviglie
Mondadori
pagine: 250
EAN: 9788804618768
€ 17,00
data di pubblicazione: 27 gennaio 2015


TRAMA: In una notte di nebbia Katharine arriva in una misteriosa tenuta vittoriana con l'incarico di controllare che l'eccentrico zio George non stia dilapidando il patrimonio di famiglia. Convinta di incontrare un uomo sull'orlo della follia scopre invece che lo zio è un geniale inventore e sostenta una vivace comunità di persone straordinarie come lui, salvate dai bassifondi di Londra. Aiutato dal giovane e affascinante Lane, George realizza creazioni fantasmagoriche: pesci meccanici, bambole che suonano il pianoforte e orologi dai mille ingranaggi. Ma Katharine comprende ben presto che una trama di interessi oscuri minaccia il suo mondo pieno di meraviglie e, forse, il destino di tutta l'Inghilterra. Una storia di formazione ricca di suspense e avventura, con una incantevole protagonista divisa tra ragione e sentimento. Una nuova Jane Eyre, un destino da riscrivere. La vita è come un orologio. Non è mai troppo tardi per avere la tua occasione. Basta portare indietro le lancette.



Ben trovati cari lettori. Mamma Laura in questo lungo periodo ha letto due libri Vendetta di sangue di Wilbur Smith e La fabbrica delle meraviglie di Sharon Cameron.

Del primo non voglio parlare; attenzione però non lo denigro affatto. La storia è avvincente, ricca di colpi di scena e l’autore, che tutti conoscerete, riesce a tenere incollata l’attenzione del lettore dalla prima all’ultima pagina. Ma in questo romanzo è descritta, nei minimi particolari, una violenza così cruda, così cattiva che mi ha fatto star male. Sì, perché è chiaro che non è solo frutto della fantasia dell’autore; ben sappiamo tutti quanti che la bestia umana è stata, è e sarà sempre capace delle peggiori nefandezze e perversioni. E così, dopo aver letto l’ultima pagina il libro è tornato nello scaffale e per quanto mi riguarda lì resterà. Il finale è aperto, anzi apertissimo e sono sicura che Wilbur Smith, se addirittura non l’ha già fatto, scriverà un seguito a questa storia ma sono altrettanto sicura che io non lo leggerò.

E adesso veniamo a La fabbrica delle meraviglie; tutta un’altra storia, tutta un’altra ambientazione; una piacevole avventura ricca di emozioni, turbamenti e strane sensazioni.

«Katharine» aveva detto mia zia, appollaiata sull’orlo del divano di velluto. Accarezzava la testa di un carlino grasso cui permetteva di leccare il tè dal suo piattino. Al cane non piacevo, almeno non quanto alla sua padrona. «Katharine» aveva detto. «C’è del lavoro da fare, per il quale credo che tu sia la persona più adatta.»

Londra 1852. Katharine Tulman non ha più i genitori e vive presso una zia che la mantiene in cambio dei suoi servigi. Non è una ragazza avvenente e quindi non può sperare in un buon matrimonio; è però intelligente e istruita e ricambia l’ospitalità di zia Alice tenendo in ordine i conti della casa. Il lavoretto che la zia intende affidarle consiste nel recarsi alla tenuta di Stranwyne Keep, dalla quale arriva puntualmente la rendita che permette loro di vivere agiatamente. Lì dovrà, nel modo più discreto possibile, far interdire l’eccentrico zio George che a quanto pare sta dilapidando il ricco patrimonio di famiglia.
La fanciulla arriva alla tenuta sicura di svolgere il suo compito in due o tre giorni. Ma ciò che si presenta ai suoi occhi è un qualcosa di decisamente inaspettato e ben presto si renderà conto che le sue decisioni potrebbero portare alla rovina non solo dello zio ma di un’intera comunità. Essa dovrà fare i conti con quello strano fratello di suo padre che realizza opere meravigliose, non semplici giocattoli; dovrà affrontare l’ostilità di coloro che lo proteggono; dovrà capire perché è assalita da quelle strane sensazioni: forse allucinazioni? Oppure qualcuno la sta avvelenando oppure manipolando a sua insaputa?
Leggendo la storia di Katharine non ho potuto fare a meno di pensare a Jane Eyre; entrambe non belle, prive di mezzi, costrette a vivere della carità altrui ma ricche di orgoglio che le aiuta a farsi una buona cultura e le rende capaci di sapersi ben destreggiare in quella arcaica e gretta società dell’Inghilterra Vittoriana.

Dopo qualche istante chiesi: «Quanto fa quindici per venticinque, zio Tulman?»
«Trecentosettantacinque»
«Centoventicinque per cinquanta?»
«Seimiladuecentocinquanta»
«Trecento per duecentocinquanta?»
«Settantacinquemila»
Stavo scegliendo calcoli che pensavo di poter fare a mente, ma mio zio rispondeva prima che potessi anche solo cominciare.

Uno strano zio, una villa enorme, cupa, ostile e piena di sorprese e molti altri personaggi altrettanto strani: la signora Jefferies quasi materna nella sua freddezza, il piccolo Davy con il suo inseparabile coniglio, Mary disponibile e attenta nonostante la giovane età, Ben Aldridge elegante e di buone maniere, il Signor Babcock avvocato eccentrico ma fedele e Lane un amore appena accennato. Con tutto questo Sharon Cameron, l’autrice, ti sorprende con pagine piene di stupore, buoni sentimenti e situazioni fantasiose, eccentriche e a volte incomprensibili che però a poco a poco si evolvono fino a dare un logico finale ben studiato che ti apre gli occhi e ti fa dire: Ah!! Ecco perché!!!


Cari lettori in pantofole, mamma Laura ci saluta e ci dà appuntamento alle prossime letture ^^ E voi cosa ne pensate? Per parte mia sapete già che voglio leggere La fabbrica delle meraviglie (mamma Laura l'ha preso dal mio scaffale) ma a essere sincera mi intriga molto anche il romanzo di Smith che ho intenzione di chiederle in prestito. Saghe familiari, violenze, ambizioni, giochi di potere... a me non dispiacciono affatto ;-) per non parlare dei paesaggi mozzafiato dei romanzi di Smith.... inserisco in lista ^^

6 commenti:

  1. Complimenti per la recensione! :)
    Il libro era già in wish list, ma adesso spero davvero di riuscire a leggerlo presto! :)

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    1. Siannalyn grazie mille, riferisco a mamma Laura ^^
      Anche io spero di leggerlo presto ma ormai mi ero già programmata altri due romanzi ;-)

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  2. Questo libro mi attrae a sé, ma allo stesso tempo mi respinge. Non so come spiegarmi!
    Cercherò di prenderlo per dargli una possibilità!

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    1. ahahahaha be' Ilenia succede spesso anche a me, però magari se non sei convinta del tutto aspetta, più avanti potrebbe arrivare il suo momento ^^

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  3. Complimenti per la bella recensione! E' da tempo che vorrei leggere questo romanzo, devo decidermi :)

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    1. Grazie mille aquila! Mamma Laura ne sarà felice ^^ Guarda, io l'ho comprato un po' di tempo fa e ancora non sono riuscita a trovare il tempo di leggerlo!

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