giovedì 21 maggio 2015

LA STORIA SEGRETA DELLA RIVOLUZIONE

Un'altra notte per strada: alle cinque di mattina la campana a martello e il cannone dell'allarme. «Adesso comincia sul serio», disse Anne Théroigne. Si tolse il nastro dai capelli e se lo annodò all'occhiello. Rosso e blu. «Il rosso sta per il sangue», disse, «il blu per il cielo». I colori di Parigi: un cielo di sangue.
(Hilary Mantel, La storia segreta della rivoluzione)

Buon pomeriggio lettori in pantofole! Anche da voi piove a dirotto? Per consolarmi di questo tempo decisamente poco estivo (e mette brutto anche nel fine settimana arrrgggghhhh!!!!) mi accingo a lasciarvi le mie impressioni di lettura su La storia segreta della rivoluzione di Hilary Mantel. Devo dire che mi sono avvicinata a questo romanzo con grande curiosità fin dal suo primo apparire nelle nostre librerie ma purtroppo la lettura non si è rivelata all'altezza delle mie aspettative e adesso vi spiego il perché... ma partiamo dalla trama:


Guise, Arcis-sur-Aube, Arras, tre paesi della provincia francese, tre famiglie della media borghesia e tre giovani uomini: Camille, Georges-Jacques e Maximilien. Tutti e tre con grandi qualità, tutti e tre con un futuro luminoso che li aspetta, una vita fatta di rispettabilità e convenzioni. Il destino, però, ha in serbo per loro qualcosa di diverso, il destino trama per farli incontrare nel cuore di Parigi, al Louis-le-Grand. È qui che si forgiano le menti dei giovani, è qui che hanno studiato Voltaire e De Sade. Ma Parigi è anche la città delle grandi contraddizioni, dell'opulenza e della povertà, dell'austerità e del fermento di nuove idee, dei palazzi e dei caffè. Ed è qui che questi tre uomini intrecciano le loro vite al destino di una nazione perché Camille, Georges-Jacques e Maximilien altri non sono che Desmoulins, Danton e Robespierre le tre voci del popolo di Parigi, lo spirito di quella Rivoluzione che il 14 luglio 1789 cambierà il mondo e travolgerà per sempre le loro vite...


IL MIO PENSIERO
Tre vite, tre giovani uomini che il destino farà incontrare a Parigi all'alba della Rivoluzione. Per la sottoscritta, cresciuta con Lady Oscar e I Cavalieri del Re e sedotta dalle biografie di Antonia Fraser ed Evelyne Lever, questo romanzo ha rappresentato il canto della sirena... insomma non ho potuto resistergli. Il taglio datogli dall'autrice mi ha da subito intrigata, raccontare l'evento più dirompente della Storia moderna attraverso la vita e le azioni di coloro che ne incarnarono l'anima e lo spirito, raccontare di Camille, Georges-Jacques e Maximilien piuttosto che di quei Desmoulins, Danton e Robespierre consacrati dai libri di storia. Sì perché di questi tre uomini seguiamo l'infanzia, l'adolescenza e la maturità a partire da quella sonnolenta provincia francese da cui presto prenderanno le distanze. E così apprendiamo tutto dell'infanzia solitaria di Maximilien, degli incidenti che sfregiarono il viso dell'indomito Georges-Jacques, degli incontri stravaganti che segnarono la vita di Camille fino all'arrivo a Parigi.
Ecco, Parigi è in un certo senso la vera protagonista di questo romanzo, il luogo in cui convergono "tutte le persone giuste" come dirà Camille, dove sfarzo e povertà camminano abbracciati, dove idee vecchie e nuove si danno appuntamento nei vicoli, dove Camille, Georges-Jacques e Maximilien si trasformano in Desmoulins, Danton e Robespierre. 
Fin qui la storia, fin qui ciò che mi ha colpito, ma come vi dicevo questa lettura si è rivelata per me molto sofferta e in fin dei conti posso dire che il romanzo non mi è piaciuto come mi sarei aspettata. Per quale motivo? Perché non sono assolutamente riuscita a entrare in sintonia con lo stile dell'autrice. Per quanto la storia riveli un'approfondita conoscenza dei fatti narrati, per quanto dietro la pagina trasudi l'attenzione e la preparazione della Mantel lo stile è pesante, farraginoso, tanto che spesso non riuscivo a seguire i dialoghi dei personaggi, a distinguere pensieri e parole. La storia segreta della rivoluzione dovrebbe essere un romanzo, ma l'ho trovato freddo come un saggio, asettico come un resoconto. Se la scelta di inserire frasi realmente pronunciate dai protagonisti in discorsi pubblici e scritti è decisamente originale, allo stesso tempo l'ho trovata straniante, mi ha disorientato, mi ha reso difficile seguire gli eventi. 
Il romanzo conta più di 300 pagine e ovviamente ci sono state delle parti che mi hanno preso più di altre, la descrizione del Palais-Royal e del fermento di idee che anima i circoli degli Orléanisti così come la figura di Maximilien Robespierre seria, sdegnosa, incorrotta che è sicuramente quella che più ho amato: Maxime è silenzioso, tranquillo e in casa non dà alcun fastidio; ha un fisico ben fatto e i grandi occhi chiari di un azzurro-verde cangiante. La bocca non manca di un tratto spiritoso, il colorito è pallido; è curato nel vestire e gli abiti calzano a pennello. Ha i capelli castani sempre arricciati e incipriati; un tempo non poteva permettersi di badare al proprio aspetto, così ora è l'unico lusso che si concede. 
Ma nonostante questo sono troppi gli squilibri che ho ravvisato in questo romanzo, la scelta di incentrare la storia a Parigi taglia completamente fuori Versailles e la corte, realtà fondamentale per poter capire davvero quel malcontento che il 14 aprile 1789 condurrà il popolo alla Bastiglia e all'inizio della Rivoluzione. Tra l'altro alla presa della Bastiglia è dedicato un solo capitolo, l'ultimo, con un affastellarsi degli eventi nell'ultima parte del romanzo che proprio non ho apprezzato. La storia della Rivoluzione continua ovviamente perché in Italia il romanzo della Mantel è stato pubblicato in tre parti ma a questo punto non so se leggerò le altre due. Due pantofole e mezza.


Di seguito vi posto tutti i dati del volume. In Italia, come vi dicevo, A Place of Greater Safety è stato suddiviso in tre parti:

1. La storia segreta della rivoluzione, 2014
2. Un posto più sicuro. La storia segreta della rivoluzione seconda parte, 2014
3. I giorni del TerroreLa storia segreta della rivoluzione terza parte, in uscita il 28 maggio 2015.

Hilary Mantel
La storia segreta della rivoluzione
(titolo originale: A Place of Greater Safety)
Fazi
pagine: 320
EAN: 9788876254574
€ 17,50


TRAMA: La storia della Rivoluzione francese attraverso la vita di tre personaggi giganteschi, Robespierre, Danton e Desmoulins, tre giovani uomini provenienti da una classe media istruita in lotta contro le proprie famiglie, contro le proprie origini, contro le regole sociali entro cui agiscono e contro la loro stessa natura. Hilary Mantel ha colto il sentimento di una generazione intera: l’eccitazione di fronte alla prospettiva di un nuovo ordine, di un mondo nuovo e più giusto. Con la ormai consueta bravura nel cucire la grande Storia con quelle più intime e private dei suoi protagonisti, Hilary Mantel costruisce l’affresco possente e avventuroso della parabola esistenziale dei più grandi rivoluzionari. Per questi uomini e per le loro famiglie la Rivoluzione è un rito sanguinoso: le forze che loro stessi hanno contribuito a liberare cambieranno il mondo, ma distruggeranno le loro vite.




CHI È HILARY MANTEL:
è nata a Glossop, nel Derbyshire, nel 1952. Scrittrice prolifica, ha esordito nel 1985 con Every Day is Mother's Day e molti dei suoi romanzi sono stati finalisti a importanti premi letterari, primo tra tutti l’Orange Prize (Beyond Black, di prossima pubblicazione per Fazi Editore). Wolf Hall è stato insignito nel 2009 di uno dei più importanti premi letterari del mondo, il Man Booker Prize, ed è stato finalista al Costa Novel Award 2009 e all’Orange Prize for Fiction 2010. Di Wolf Hall Hilary Mantel sta scrivendo un sequel, The Mirror and the Night. Hilary Mantel è stata inserita nella lista delle 100 persone più influenti al mondo secondo il Time.


Chiudo questa recensione con un pezzo dei ColdplayViva la Vida, (Viva la vida or Death and All His Friends, 2008), che trovo adattissimo al romanzo della Mantel, basti pensare che nel video Chris Martin e compagni suonano intrappolati nel dipinto di Delacroix La Libertà che guida il popolo, incarnazione suprema degli ideali che guidarono la Rivoluzione del 1789

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