mercoledì 14 gennaio 2015

Un Natale in mussola


«Dunque, abbiamo quattro Mr. Tilney, sette Mr. Knightley, cinque Capitani, tre Mr. Elton, un Mr. Collins...»
«Wow! C'è anche un Collins!»
«Un Edmund Bertram, una manciata di Edward Ferrars, quattro Colonnelli, cinque Willoughby e... VENTIDUE Mr. Darcy!»
(Virginia Cammarata, Jennifer Federica Lombardi, Un Natale in mussola)

Buongiorno cari lettori in pantofole! Eccomi qui a parlarvi nuovamente delle mie letture. Oggi vi lascio il mio pensiero su un romanzo che mi ha tenuto compagnia durante le recenti festività. Sto parlando di Un Natale in mussola per la penna di Virginia Cammarata e Jennifer Federica Lombardi. Ma prima di lasciarvi alla storia, vorrei ringraziare la casa editrice che mi ha gentilmente inviato una copia ^^ E veniamo a noi:


Cosa fate se la vostra migliore amica è appena stata abbandonata dal fidanzato? Un'amica che condivide con voi una passione sfrenata per zia Jane Austen e per quel suo mondo di eleganza, buone maniere, sottile ironia e, ovviamente, mussola e nastrini? Sicuramente vorrete tirarle su il morale! E cosa c'è di meglio che organizzare una festa di Natale? Ma badate, una festa molto particolare, alla quale saranno invitati tutti i Janeites provenienti da ogni parte dell'Inghilterra. Insomma, è bene unire l'utile al dilettevole, tra così tanti appassionati di zia Jane ci sarà pure il modo di incontrare il proprio Mr. Darcy, no? Tra tè e balli, corse sulla neve e improbabili incidenti con l'arricciacapelli, riusciranno Anne e Jane, le nostre eroine, a coronare il loro romantico sogno d'amore?

IL MIO PENSIERO
Prendete un gruppo di giovani uomini e donne del ventunesimo secolo e immergeteli in una perfetta cornice Regency. Cosa otterrete? Il chick lit che incontra le atmosfere austeniane, almeno questo è quello che ho pensato durante tutta la lettura di questo romanzo breve. Una lettura agile, spensierata, che mi ha strappato non pochi sorrisi ma che pure non mi ha convinta del tutto. La storia di Jane Costa e della sua amica dal cuore infranto Anne è ovviamente scontata, sappiamo già quale sarà il loro destino sin dal primo comparire sulle scene di Edward e Sean. Certo, direte voi si tratta di un omaggio ai romanzi di Jane Austen, ma pensavo si sarebbe trattato di un omaggio formale o di ambientazione, invece che di un elenco continuo di riferimenti alle vicende delle eroine e degli eroi austeniani e spesso più che ai romanzi si fa riferimento alla filmografia ispirata alla Austen, così come a tutto un certo filone cinematografico dal gusto romantico da L'amore non va in vacanza a Bridget JonesSiamo rimaste per qualche minuto impalate sulla soglia della splendida locanda che Anne ha scovato a Shere, nel Surrey (sì, proprio dove si trova il cottage di Kate Winslet ne "L'amore non va in vacanza") e ancora Tutte le volte che rivedo "Il diario di Bridget Jones", arrivata alla scena della lotta tra Mark Darcy e Daniel Cleaver mi ritrovo piegata in due dalle risate. Quale donna non sogna di vedere i suoi pretendenti fare a pugni per lei? Ecco, questa sera non sembra affatto divertente.
Insomma l'idea che ne ho tratto è quella di una calda coperta patchwork, tante parti cucite insieme ad arte. Ciò che invece mi ha divertita non poco è il cortocircuito continuo tra antico e moderno: cellulari, elettricità e arricciacapelli creeranno non pochi siparietti comici. Per quanto riguarda l'ambientazione invece lascia piuttosto a desiderare sappiamo che i nostri personaggi si muovono sullo sfondo di un'elegante locanda del Surrey ma potrebbe benissimo trattarsi della campagna toscana come delle langhe, le descrizioni sono infatti praticamente inesistenti. E per finire i personaggi: sono ovviamente ricalcati sui modelli austeniani ma per quanto riguarda Jane Costa questa "Emma" della modernità, azzeccagarbugli quanto basta, devo dire che non sono riuscita ad amarla come avrei dovuto: Che cosa ho io in comune con Emma Woodhouse? Se mi si osserva da vicino, praticamente niente. Ma in realtà io sono esattamente Emma Woodhouse: non sono ricca (non abbastanza da cominciare a usare le banconote come segnalibri) ... Ho una buona famiglia, buoni amici, curo quotidianamente il mio aspetto e non manco una seduta di manicure, perché - come amiamo ricordarci io e Anne - al momento della proposta di matrimonio, l'anello andrà al dito, non in testa, per cui niente smalto spizzicato o unghie storte. Peccato che io non abbia potuto fare a meno di vederla come una novella Bridget Jones per tutta la durata del romanzo ^^ Anne appare piuttosto defilata per tutta quanta la storia tanto da farmi pensare più a Fanny di Mansfield Park che all'eroina di Persuasione mentre mi è piaciuto moltissimo Bertie Bennet (poteva chiamarsi altrimenti? ^^) il wedding planner chiamato da Jane e Anne per organizzare un matrimonio in perfetto stile Regency. Dai modi affettati e sopra le righe, non si può non adorare ;-)
Nota finale: l'edizione. Devo dire che l'ho trovata poco curata e con diversi refusi, nonostante il testo sia accompagnato da un iniziale "Dizionario Austeniano" che, diciamocelo, è piuttosto caotico con voci messe alla rinfusa senza alcun ordine logico. Ma questa è un'altra storia... Insomma una lettura leggera, un gradevole omaggio al mondo di zia Jane ma che sinceramente non è riuscito a esaltarmi o emozionarmi più di tanto. Due pantofole e mezza.
Di seguito vi posto tutti i dati del volume, uscito in eBook per Lazy Book:

Virginia Cammarata, Jennifer Federica Lombardi
Un Natale in mussola
Lazy Book
pagine: 106
EAN: 9788898833160
eBook: € 1,99
disponibile sui principali Store online
data di pubblicazione: 8 dicembre 2014


TRAMA: Care lettrici e cari lettori, siamo lieti di regalarvi una storia romantica ispirata ai romanzi di “zia” Jane Austen. Vi troverete immersi in balli, sale da tè, mussola, rivali in amore, colpi di scena. Il tutto condito da ironia e ritmi narrativi decisamente moderni. Il romanzo è punteggiato dalle illustrazioni digitali di Francesca Lancisi, da una presentazione delle autrici, dal dizionario austeniano, che troverete utile per orientarvi nel mondo dei balli e dello stile Regency. A sipario chiuso, però, continuate a leggere. Troverete un’altra divertente sorpresa: un estratto dal diario della protagonista della nostra storia, che si chiama, naturalmente, Jane: 
Così dicendo, indosso le scarpette ed esco nel mio semplice abito di mussola bianca, chiedendomi come facessero le donne di duecento anni prima ad andarsene in giro con pochi strati addosso e non morire assiderate in pieno inverno. Se uscissi fuori della locanda, ne sono certa, morirei prima di raggiungere l’auto. Non appena mi richiudo la porta alle spalle, avanzo di un paio di passi senza guardare davanti a me, convinta per non so quale convinzione che il corridoio sia sgombro. Lo schianto è inevitabile e finisco dritta contro il petto di qualcuno che arriva dalla direzione opposta.



CHI SONO VIRGINIA CAMMARATA E JENNIFER FEDERICA LOMBARDI:
Virginia Cammarata è nata a Palermo e cresciuta tra i libri; ha vissuto a Mosca, a Londra, a Parigi, a Tokyo e ora si gode la vita di Seul. Tutto questo nella sua fantasia, ma da qualche parte si deve pur cominciare. Ha scritto il suo primo romanzo tra i banchi della scuola media, ha vinto un concorso con la casa editrice Tespi e ha pubblicato un romanzo breve dal titolo “Eleni”. La sua vita è fatta di animali, di parole e di sogni. Con Jennifer Federica Lombardi cura la pagina Facebook La mia vita da Janeite e ha scritto il romanzo Un Natale in mussola, edito da Lazy Book.
Jennifer Federica Lombardi, di origine siciliana, classe 1991. Ha una sfrenata passione per il Regno Unito, acuita dai suoi studi al Liceo Linguistico, e sogna di potersi trasferire un giorno proprio nella terra della Regina. Ama leggere i classici, preparare dolci di ogni genere, coccolare il suo Yorkshire Terrier e guardare serie tv. Con Virginia Cammarata cura la pagina Facebook La mia vita da Janeite e ha scritto il romanzo Un Natale in mussola, edito da Lazy Book.

Come ho più volte ribadito nella recensione ho spesso pensato a Bridget Jones durante la lettura e così ho scelto un brano dei The Darkness gruppo hard & Heavy britannico che ha siglato con I Believe In A Thing Called Love (2003) la colonna sonora di Che pasticcio, Bridget Jones! (2004). E che potete ascoltare proprio nella scena della lotta nella fontana ;-) Di seguito, però, vi posto il video ufficiale della band.

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